Laboratorio Arte Terapia


Laboratorio di Arte Terapia:
la pittura per il lavoro sulle emozioni
La gestione delle emozioni: la formazione attraverso l’arte.
La capacità di ascolto si può acquisire, a partire
dalla consapevolezza delle emozioni stesse, fino alla empatia, vista come la capacità di “stare con qualcuno
in modo oggettivo”.
In realtà, se si riesce a collegare e integrare vicinanza e distanza come moti dell’animo nel rapporto con l’altro,
in questo senso “orizzontali”; se si riesce a moltiplicare simpatia e antipatia si ha una oggettiva elevazione a potenza: l’empatia.
Il lavoro artistico è essenzialmente prima di tutto
ascolto esso stesso: richiede controllo dei pensieri,
calma e spregiudicatezza, saper cogliere il nuovo, in
un atteggiamento dell’anima di fiducia, coraggio e di
umiltà.
Secondo Platone un medico avrebbe dovuto
attraversare personalmente una malattia per esser
capace di curarla in un paziente.
Dopo Cristo, Parsifal di Von Eschenbach mediante la
compassione diventa sapiente.
L’ascolto è anche la capacità di gestire rabbia, dolore, di mettersi in his shoes, di farsi da parte.
Per questo, ascolto è volontà.
La volontà si educa e si rafforza - fin da piccoli nel corso della vita - mediante ripetizione e gioia.
Questo è essenzialmente messo in atto dalla pratica
artistica.

Laboratorio Arte Terapia con Roberto Calosi


Roberto CALOSI

Sono nato nel ‘50 a Firenze da famiglia contadina
numerosa,ho vissuto sempre in giro fino a tornare
presso mia mamma - che aveva bisogno di aiuto - con Cinzia e due ragazzi Rosa e Riccardo; ho anche una
sorella di tre anni minore e un fratello (di 16 minore). Ho appreso da mio padre (morto nel 91) la dedizione alla vita e agli altri.
Professionalmente ho avuto un primo padre spirituale
Luigi Adamo che in terza media ci faceva ascoltare
Beethoven e mi ha insegnato latino in estate pur di
farmi entrare al classico; poi sono finito a Padova,
sono un 110 e lode e tuttavia devo molto al lavoro di
magazziniere che mi ha insegnato l’umiltà e mi ha dato
di che pagare l’affitto.
Il secondo “maestro” spirituale - da lì in poi tutti - è
stata Fiorenza de Angelis pittrice: ho dipinto con lei dal
‘78 al ‘94, e con lei - alla quale devo l’incontro con la
scienza dello spirito - ho costruito dei convegni artistici,
una scuola di formazione in terapia artistica (scuola di
Luca) e le basi per una scuola steineriana.
Mi occupo da vent’anni di psiconcologia, per qualche
anno dirigendone anche la struttura nell’ambito del
dipartimento oncologico dell’Azienda Sanitaria di
Firenze, con una speciale per gli aspetti relazionali nei
servizi pubblici (dai day hospital agli hospice).
Gli obiettivi - ancora per questa vita - sono: avviare
la nuova scuola Waldorf, mettere i miei ragazzi in
condizione di gestirsi e aiutare Cinzia a invecchiare
con grazia...